Repubblica intervista Sabina Todaro

Flessibilità regale

Articolo uscito su D la Repubblica delle Donne, allegato di La Repubblica

Movimento – Un lavoro muscolare fluido che dà armonia

foto gruppo hilal dance

Performance

Di Letizia Michelozzi

E’ una rielaborazione delle danze tradizionali egiziane fatta dalla danzatrice e coreografa Suraya Hilal. Si chiama Hilal Dance® e, grazie alla sua qualità, è entrata a far parte delle arti teatrali, evitando la banalizzazione degli spettacoli a uso dei turisti. Qui grazie a un profondo e naturale lavoro corporeo, il movimento risulta organico, fluido ed elegante. Il danzatore si muove in modo morbido ma senza mollezza, sapendo dosare la forza muscolare nel modo più efficace. Perciò, la qualità del movimento e la postura migliorano rapidamente.“Nella nostra società, la conoscenza e la coscienza del corpo sono piuttosto scarse”, spiega Sabina Todaro [link esterno] insegnante autorizzata in Italia, “tanto che ci rendiamo conto di avere una schiena solo quando ci fa male. Il primo passo verso un uso sano e rispettoso del corpo è quello della presa di coscienza del movimento. Quanto più saremo presenti e consapevoli nel nostro corpo tanto meglio lo potremo muovere.

In questo senso, il lavoro della Hilal Dance costruisce una coscienza corporea che rende possibile alla persona abitare il proprio corpo con una qualità nuova e più profonda. Attraverso il lavoro sul proprio baricentro, sull’allineamento, sull’elasticità e sul respiro si diverrà in grado di utilizzare appieno le proprie potenzialità, rendendo addirittura possibile il recupero della mobilità persa dopo incidenti”. Il segreto di questa magia è accessibile a tutti, attraverso l’integrazione olistica del corpo che permette di muoversi in maniera integrata, cioè ogni sua parte si muove insieme alle altre, in un tutto unico, in una coordinazione che si basa sulla natura stessa dell’organizzazione neurologica umana.

“Assecondare il movimento naturale del corpo aiuta a trovare armonia anche nella vita di tutti i giorni e in economia, senza sprecare energia”, continua l’esperta. “Così, si diventa non solo eleganti ma anche efficienti, evitando le cattive abitudini posturali e motorie che rendono il corpo rigido, favorendo l’insorgere di dolori muscolari e disturbi articolari”.

Altri benefici della Hilal Dance sono l’allineamento delle catene muscolari sottoposte alla forza di gravità, il rinforzo (per danzare bene occorre che i muscoli siano tonici ma privi di tensioni), il dosaggio dell’energia nel movimento (muoversi in modo elegante significa sapere quanta forza mettere nel gesto per poter interpretare tutte le sfumature della musica ed esprimerla con grazia). Infine, l’uso attento del respiro obbliga a muovere il diaframma in modo attivo, a percepire la collaborazione fra muscolatura addominale e attività respiratoria per rendere disponibili maggiori quantità di ossigeno. “Il diaframma dà sostegno alla parte alta del corpo”, sottolinea la Todaro. “Quando si contrae produce lo stesso effetto sui muscoli del pavimento pelvico, sostenendo gli organi interni. Se respirando non si usa correttamente il diaframma, sarà necessario sfruttare muscoli secondari, situati nella parte alta del torace, che disturbano la corretta posizione di collo e testa”.

Prima il respiro

La preparazione iniziale prevede un lavoro corporeo simile allo yoga e allo stretching che si svolge in piedi e a terra con esercizi di respirazione, allungamento, centratura, mobilità e si effettua sempre in modo solistico, considerando il corpo come n tutto unico. Ecco perché gli esercizi risultano molto fluidi, simili a una danza, inglobando sempre gambe, braccia, testa e persino lo sguardo.

In un secondo tempo, l’attività diventa più specifica e si basa suo movimento chiave della Hilal Dance: il pendolo (un movimento che si compie lateralmente e verticalmente, che ammorbidisce le linee curve del corpo), la forbice (una torsione che ricorda il modo di camminare degli animali e porta a essere più eleganti), la spirale e i giri (movimenti circolari utili per contattare il proprio baricentro, trovare più equilibrio e un nuovo modo di rapportarsi con lo spazio). Questa parte della lezione viene accompagnata solo dal ritmo o da una melodia.

Infine, si passa alla danza vera e propria con attenzione alla qualità del movimento, all’uso dello spazio, all’espressività, alla relazione con la musica e con il pubblico, alla messa in scena teatrale, all’improvvisazione.

sabina

Sabina ha iniziato a ballare prima ancora che a camminare. E forse non sa ancora camminare tanto bene neppure adesso, perché senza danza non può proprio stare. Danza come espressione e comunicazione e come maniera per esistere

Potrebbero interessarti anche...